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Password manager e autenticazione a due fattori: come migliorare la tua sicurezza digitale

3 minuti di lettura TAG: Privacy

Nel panorama digitale di oggi, la sicurezza non è più una scelta, ma una necessità. Che si tratti di proteggere l'accesso alla posta elettronica, ai social network o ai servizi bancari online, la gestione delle credenziali è il primo baluardo contro le minacce informatiche.

In questo articolo esploriamo due strumenti fondamentali: i password manager e l'autenticazione a due fattori (2FA).

Perché le password non bastano

Molti utenti usano ancora password semplici, riutilizzate su più siti o conservate in modo non sicuro. Questo comportamento espone a gravi rischi:

  • Se un sito viene compromesso, l'accesso ad altri servizi è a rischio.
  • Le password deboli sono facilmente individuabili da attacchi automatizzati (brute force, dizionario).
  • Spesso gli utenti non si accorgono nemmeno quando un account è stato violato.

Secondo il rapporto Clusit 2025 sulla sicurezza ICT in Italia, il furto di credenziali resta uno dei principali vettori d'attacco, con un forte incremento degli attacchi di phishing mirati.

Password manager: cosa sono e perché usarli

Un password manager è un software che memorizza in modo cifrato tutte le tue credenziali. È sufficiente ricordare una sola password principale (master password) per accedere a tutte le altre.

Vantaggi:

  • Generazione automatica di password complesse e uniche per ogni sito
  • Compilazione automatica dei campi di login
  • Archiviazione sicura grazie alla crittografia end-to-end
  • Accesso sincronizzato su più dispositivi

Alcuni esempi di password manager affidabili:

  • Bitwarden (open source, gratis per privati)
  • 1Password (molto diffuso anche in ambito aziendale, disponibile a pagamento)
  • KeePassXC (versione open source e gratis)

Autenticazione a due fattori (2FA): cos'è e perché è efficace

L'autenticazione a due fattori (2FA) è una misura di sicurezza che richiede due diverse prove d’identità per accedere a un account:

  1. Qualcosa che conosci (come la password)
  2. Qualcosa che possiedi (come uno smartphone o una chiave fisica)

Dopo aver inserito la password, viene richiesto un secondo fattore, ad esempio:

  • Un codice temporaneo generato da un'app (es. Google Authenticator, Authy)
  • Una notifica push da approvare sullo smartphone (es. Microsoft Authenticator)
  • Una chiavetta hardware compatibile con FIDO2 (es. YubiKey)

Perché è efficace:

Anche se la password viene compromessa, l'accesso resta bloccato senza il secondo fattore. Questo riduce drasticamente il rischio di accessi non autorizzati, in particolare in caso di phishing o furto di credenziali. Molti servizi online come Google, Apple ID, Facebook e le principali banche italiane offrono già la possibilità di attivare (e in alcuni casi obbligano) l'autenticazione a due fattori.

Conclusioni

Password manager e autenticazione a due fattori non sono strumenti per utenti avanzati: sono ormai essenziali per chiunque navighi, lavori o comunichi online. Adottarli significa ridurre in modo significativo il rischio di furti di identità e accessi non autorizzati. La sicurezza digitale parte dalle abitudini quotidiane, e non è mai troppo tardi per migliorarle.

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